A new script takes form from the typeface designed two years earlier for the institutional identity of the MAST Gallery, underlining the role of MAST Foundation in the organization of the photography biennial in Bologna.

Like spinning gearwheels, the rotation of glyphs generates a new alphabet made up of novel abstract symbols, making visual reference to the theme of machinery in the industrial world.

Used extensively for the fourteen exhibitions, the new script generates an articulated and complex system of visual identity, also applied to the design and production of the 520-page catalogue published by Electa.

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Una nuova scrittura che prende forma dal carattere disegnato due anni prima per l’identità istituzionale di MAST Gallery, a sottolineare la paternità della biennale di fotografia organizzata dalla Fondazione MAST a Bologna.

Un nuovo alfabeto generato dalla rotazione delle lettere, in accordo con il movimento rotatorio degli ingranaggi, fatto di nuovi segni in cui persiste il tema della meccanica del mondo industriale.

Una scrittura che ha connotato tutti i materiali di comunicazione e tutti i siti delle quattordici mostre in un articolato e complesso sistema di identità visiva, che ha coinvolto anche il disegno e la produzione del catalogo di 520 pagine, edito da Electa.

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