Walter Benjamin. Tolgo la mia biblioteca dalle casse
A bold, geometric alphabet has been designed for this edition of Walter Benjamin’s essay Unpacking My Library, dating back to 1931 and newly published for the occasion of the 57th Venice Art Biennale: large black geometric shapes – referring to typesetting cases – alternate throughout the book with text-only pages. Bringing together form and content, the letters of the title combine to create an abstract image on one side of the printed sheet, visually suggesting the shape of the library, the book, suggesting the moment when the books are removed from their crates and put back into visible order.
«Collecting books was his lifelong passion, from early childhood; in 1930s, he began collecting quotations as well, which he copied down in small black notebooks … “Quotations in my work are like wayside robbers, who leap out armed and relieve the stroller of his conviction”».
Per la nuova edizione del saggio di Walter Benjamin Tolgo la mia biblioteca dalle casse, scritto nel 1931 e ripubblicato ora in occasione della 57esima Biennale d’Arte di Venezia, è stato disegnato un alfabeto basato su geometriche sagome nere – le casse della composizione tipografica – che si alternano nel volume alle pagine di testo. Riunendo contenitore e contenuto, le lettere che formano il titolo vengono così a comporre su un lato del foglio di stampa un’immagine astratta, un eco visivo che rimanda alla forma della biblioteca, al libro, al momento in cui questo viene tolto dalle casse per ritrovare infine visibilità e ordine.
«Collezionare libri era stata la sua grande passione, fin da giovanissimo; negli anni trenta iniziò a collezionare anche citazioni, che trascriveva in piccoli taccuini neri … “le citazioni, nel mio lavoro, sono come briganti ai bordi della strada, che balzano fuori armati e strappano l’assenso all’ozioso viandante”».