Casabella

Year:
2023
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In March 1996 Tassinari/Vetta took over the art direction of Casabella, the historic architectural review founded in 1928. From that moment on the magazine has become part of the everyday life of the studio, where it is designed month after month. Likewise, the directors of the studio have become a constant presence at the regular Tuesday meetings of the editorial staff, the focal point of a worldwide network that connects architectural protagonists and institutions.

Nine different graphic projects have been formulated to date, sharing compliance with the programmatic choice of the magazine’s editor to return to the 28×31 cm format previously utilized in the years from 1934 to 1965. There is a constant focus on the legibility of the projects and works covered by the magazine, with a layout that is never automatic, to produce an international magazine with an asserted modernist – and not avant-garde – matrix, punctually referring to the words of Walter Benjamin on Elective Affinities to define its tasks and purposes: «Criticism seeks the content of truth in a work of art, commentary its material content».

Tassinari/Vetta assume l’art direction di «Casabella», storica rivista di architettura fondata nel 1928, nel marzo 1996. Da quel momento la rivista entra a far parte della vita quotidiana dello studio, dove viene disegnata mese dopo mese. Del pari, i direttori dello studio diventano una presenza costante alle tradizionali riunioni di redazione del martedì, punto focale di una rete che connette protagonisti e istituzioni dell’architettura mondiale.

Nove diversi progetti grafici ad oggi, accomunati dal rispetto per la programmatica scelta della direzione di riprendere l’ampio formato 28×31 centimetri, già adottato negli anni dal 1934 al 1965. Una costante attenzione alla leggibilità dei progetti e delle opere narrati in un’impaginazione mai automatica, per produrre una rivista internazionale, di matrice dichiaratamente modernista e non avanguardista, puntuale nel richiamare le parole di Walter Benjamin su Le affinità elettive per definire i suoi compiti e il suo oggetto: «La critica cerca il contenuto di verità di un’opera d’arte, il commentario il suo contenuto reale».